UNIVERSO: ISTRUZIONI PER L'USO
Immaginiamo per un momento di scoprire che l'universo non è una macchina, ma un testo vivente che comunica con noi attraverso ogni sua manifestazione.
Quando Einstein afferma che "la cosa più incomprensibile dell'universo è che sia comprensibile", rivela una profonda verità: non comprendiamo l'universo perché siamo intelligenti, siamo intelligenti perché l'universo -visibile e invisibile- è completamente permeato di intelligenza e di saggezza.
Le eleganti simmetrie delle leggi fisiche, la precisione matematica con cui danzano le galassie e l'incredibile complessità auto-organizzante degli organismi viventi non sono casualità né anomalie.
Sono le firme di un cosmo che processa informazioni a ogni livello della sua esistenza. Non è la materia che genera informazione come un suo sottoprodotto, ma è l'informazione stessa che plasma la materia, dirigendone l'evoluzione verso forme sempre più complesse e significative.
Questa prospettiva non è fantascienza né misticismo: è il punto d'arrivo a cui convergono le più avanzate frontiere della fisica quantistica, della teoria dell'informazione, della biologia dei sistemi complessi e delle neuroscienze cognitive.
Stiamo assistendo all'emergere di un nuovo paradigma che potrebbe finalmente riconciliare materia e spirito in una visione unificata della realtà.
Quel che stiamo apprendendo, sintetizzando, è che contempliamo il cosmo come un libro che si scrive al momento stesso in cui viene letto.
Anche ora: attraverso questo articolo, attraverso me che lo scrivo e te che lo stai leggendo. Siamo un’unità.
Ciascun livello dell'essere – dalle particelle elementari agli atomi, dalle molecole alle cellule, dagli organismi alle società umane – costituisce un nuovo idioma che interpreta e illumina quello che lo precede, come capitoli sempre più raffinati di un’unica narrazione.
Ma come non si può ridurre un romanzo ai soli segni grafici sulla pagina, parimenti il senso dell'universo non può essere cercato nella somma delle sue particelle.
Il significato si dischiude ed emerge per gradi superiori di lettura, attraverso una sorta di interpretazione universale che indaga oltre alla sintassi della creazione (le sue leggi), anche la sua retorica (le sue strutture) per arrivare infine a cogliere il senso del suo discorso.
Non riconoscere i principi metafisici che sottendono alla grammatica del tutto equivale a fissare ossessivamente le lettere a stampa di un libro senza riuscire a comprendere di cosa parli la storia.
Vedremmo solo inchiostro su carta, perdendo completamente il significato dell'opera che è invece il principio e il fine dell’opera stessa.
Elevandoci invece nella comprensione, ci accorgiamo che il creato, oltre a un'impareggiabile dimensione estetica, manifesta un'intrinseca propensione etica – la tendenza dei sistemi complessi a formare alleanze e costituire reti di mutua dipendenza, nella rigorosa responsabilità del lavoro condiviso.
In questa danza cosmica, ogni elemento trova il suo posto non solo isolandosi, ma connettendosi.
E l'umanità non è certo esclusa da questo processo, anzi rappresenta quel singolare nodo in cui l'intelligenza prende coscienza di sé, si accresce e si perfeziona per mezzo della parola che è capace di generare mondi immateriali e intrecciarli al mondo fisico.
Siamo sia lettori che scrittori del grande testo cosmico, sia danzatori che coreografi nel movimento universale.
Ciò che è più importante comprendere è come, sia nell'uomo che nel cosmo, non ci sia un piano rigidamente predeterminato, bensì tendenze che emergono spontaneamente, se correttamente percepite e assecondate, in un campo d'azione in cui siamo chiamati tutti a cooperare.
Partecipiamo alla narrazione della storia universale con il nostro ingegno, le nostre scelte e i nostri vincoli di amicizia, giorno dopo giorno, generazione dopo generazione.
Per non rimanere più invischiati in problemi irrilevanti e fuorvianti, c'è bisogno ora di un salto cognitivo e culturale.
L'autentica comprensione della realtà deve unire immanenza e trascendenza in una visione che renda onore al mistero di un universo organico che genera e rigenera bellezza, significato e direzione.
In quanto co-autori della storia universale, siamo investiti di questa grande responsabilità.
Non possiamo più dominare quel che ci circonda come tiranni, dobbiamo interpretarlo con saggezza e co-crearlo con devozione, danzando e risuonando con le leggi universali quali umili autori di un'opera che ci trascende eppure ci abbraccia intimamente.
Questo cambiamento di prospettiva ha implicazioni concrete per il nostro vivere. Ci invita a ripensare la nostra relazione con la tecnologia, con l'ambiente, con gli altri esseri umani e con tutte le forme di vita.
Ci spinge a creare istituzioni, economie e comunità che riflettano le proprietà emergenti dell'intelligenza cosmica: cooperazione, auto-organizzazione, bellezza funzionale.
Potremmo scoprire che in noi partecipa l'intero ordine del creato, da zero a infinito, come espressione integrale di un unicum che abbraccia ogni dimensione dell'esistenza e nel quale ogni cosa trova la sua naturale espansione, realizzando così l’armonia tra il microcosmo e il macrocosmo che gli antichi avevano magistralmente intuito.
L’universo non è nato “una volta” tanto tempo fa ma nasce continuamente e contemporaneamente in ogni momento. La struttura di base del reale non è lineare perché precede lo spazio e il tempo.
Raccogliere questa sfida significa, concretamente, vivere con una consapevolezza amplificata in ogni nostra azione quotidiana. Significa riconoscere che anche il gesto più semplice conta – la cura di un giardino, l'educazione di un bambino, la creazione di un'opera d'arte, lo sviluppo di una teoria, il saluto al vicino, l’approvazione di una legge più giusta.
Significa ripensare radicalmente le nostre istituzioni educative, religiose, economiche e politiche.
Il momento è adesso, prima che tutto collassi. È una chiamata alle arti. Dobbiamo collaborare per sviluppare una comprensione generale più integrata e pacifica del mondo e della nostra identità che è, in ultima analisi, relazionale.
Questa visione ci offre non solo una nuova cosmologia, ma un rinnovato modo di essere umani: consapevoli, rispettosi e creativamente partecipi della grande avventura della creazione che si racconta meravigliosamente attraverso ogni atomo, ogni giorno, ogni vita, ogni respiro.
Un articolo di Fulvio Benelli
Commenti
Posta un commento